Storia a fumetti, storia in mostra
Scritto da Redazione il Maggio 20, 2025
Sabato 17 maggio, migliaia di musei e siti culturali hanno esteso il loro orario di apertura, offrendo a tutti l’opportunità di scoprire collezioni straordinarie in un’atmosfera incantevole. Questa iniziativa rappresenta un’occasione imperdibile per vivere il patrimonio culturale in modo nuovo, coinvolgente e accessibile. Con porte aperte, luci soffuse e capolavori che sembrano svelare antichi misteri, la Notte dei Musei si trasforma in un’esperienza che va oltre la semplice visita. È un viaggio affascinante tra storia, bellezza e arte. Ci troviamo all’Edificio di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma, proprio di fronte al Museo dell’Arte Classica. Il programma è ricco di eventi interessanti: include visite guidate, laboratori per bambini e l’inaugurazione della mostra “Archeo! Fumetti nei Musei alla Sapienza”. Le attività sono gratuite e accolgono famiglie curiose pronte a scoprire i segreti della nostra storia. Immaginate di passeggiare tra statue antiche e di ammirare opere senza tempo: la Notte dei Musei esalta ulteriormente l’arte, trasformando ogni momento in un viaggio simbolico.
Ma soffermiamoci sulla mostra “Archeo! Fumetti nei Musei”, un affascinante viaggio a fumetti tra le meraviglie dell’archeologia italiana, curato da Mattia Morandi e Chiara Palmieri in collaborazione con la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura. Dalla collana editoriale che comprende sessantanove albi del progetto Fumetti nei Musei, sono state selezionate, in sinergia con Massimiliano Papini, Direttore del Museo dell’Arte Classica della Sapienza, ventitré storie ambientate in alcuni dei luoghi più emblematici dell’archeologia italiana. Le tavole esposte rappresentano una selezione dei singoli albi, dove i protagonisti si muovono tra opere e paesaggi dei parchi archeologici e dei musei, creando un dialogo affascinante tra presente e passato. Questa mostra si inserisce perfettamente in questo contesto, dimostrando come il fumetto possa fungere da chiave d’accesso al patrimonio culturale e come possa connettere linguaggi e generazioni diverse.
Ma chi è Massimiliano Papini? Massimiliano Papini è un archeologo e storico dell’arte, classe ’70 e influente nel panorama italiano. Attualmente è professore associato di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza”. È specializzato nello studio della scultura greca e romana, con un focus particolare sulla ritrattistica repubblicana e imperiale. Dal 2012 è membro corrispondente dell’Istituto Archeologico Germanico, con il quale collabora attivamente. Ha partecipato all’analisi degli eccezionali bronzi del santuario etrusco-romano del Bagno Grande a San Casciano. Papini ha pubblicato numerosi articoli su riviste italiane e internazionali di archeologia classica ed è attivo su piattaforme accademiche come Academia.edu, dove condivide i suoi lavori. Sebbene non siano disponibili dichiarazioni dirette di Papini riguardo alla sua passione personale per i fumetti, il suo coinvolgimento in iniziative che uniscono archeologia e fumetto è chiaro e sintomo di un apprezzamento per questa forma d’arte in quanto strumento educativo e divulgativo.
Ho avuto il piacere di intervistare Massimiliano Papili, il quale ci racconta che:
“Il museo è vivo e lavora per voi. Come ha pensato questo connubio? Perché avevo conosciuto il pluripremiato progetto nel 2018 ed è un progetto che include storie che si svolgono liberamente, dato che i disegnatori hanno avuto carta bianca per disegnare e raccontare le storie e ambientarle all’interno dei musei. In questi albi ci sono Musei di Storia dell’Arte come la Reggia di Caserta, gli Uffizi, la Pinacoteca di Brera, e così via. Però, siccome avevo visto l’esposizione in più sedi e avevo notato che c’erano molti musei e parchi archeologici, appena mi sono insediato, perché sono Direttore da quattro mesi, ho pensato di mandare loro un’e-mail. E così facendo si è istaurato un rapporto e abbiamo deciso di esporre qui soltanto storie che hanno a che fare con i musei e i parchi archeologi. Sono storie che hanno a che fare con il nostro dipartimento, perché il Museo fa parte del Dipartimento di Scienze dell’Antichità, e poi in questi quattro mesi abbiamo messo su questa piccola stanza. All’interno di questo spazio è la prima volta, essendo un appassionato e un osservatore dall’esterno dell’ambiente comincio a conoscerlo dall’interno, e mi piacerebbe estenderlo a spazi più ampi. Sono pensate anche delle attività relative al mondo dei fumetti, tra cui due workshop con dei disegnatori, per tenere viva l’attenzione e per farla vivere anche nei prossimi mesi, perché durerà fino a fine ottobre.”
In un mondo che corre veloce, questa notte ci invita a rallentare e guardare con occhi nuovi. È un’occasione per lasciarsi stupire, ispirare e perché no, emozionarsi.
Articolo di: Ilaria Di Santo
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