FIME: 41 anni di Emozioni
Scritto da Redazione il Luglio 3, 2025
Un festival che cresce e si rinnova sotto la guida del M° Jacopo Sipari di Pescasseroli
Quarantuno estati all’insegna della musica, del teatro, dell’arte e dell’emozione condivisa: il Festival Internazionale di Mezza Estate (FIME), diretto dal M° Jacopo Sipari di Pescasseroli, si appresta a tornare con una programmazione di altissimo livello, consolidando il suo ruolo di fiore all’occhiello della cultura abruzzese e non solo.
A presentarlo in conferenza stampa, le autorità delle istituzioni locali e regionali, che ne sottolineano la valenza artistica e simbolica.
Per l’Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, il Festival rappresenta «un’iniziativa di alto valore culturale e simbolico, coerente con il percorso che porterà L’Aquila a Capitale Italiana della Cultura 2026». Un progetto capace di rafforzare il ruolo delle aree interne abruzzesi nel panorama culturale nazionale, rendendo omaggio ai grandi protagonisti dello spettacolo italiano.
Il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, esprime con orgoglio il lavoro svolto: “Il nuovo cartellone, frutto della dedizione del direttore artistico Jacopo Sipari, è all’altezza delle aspettative più elevate. Il Festival è diventato un punto di riferimento, non solo per la nostra città, ma per l’intera regione, dimostrando che investire in cultura è la giusta strada per la valorizzazione del territorio”
“Abbiamo lavorato molto per vedere anche il nostro Festival inserito tra le grandi rassegne italiane cercando di offrire un prodotto artistico di assoluto livello, attraverso l’inserimento di artisti di grande prestigio. Tutto questo perché Tagliacozzo, e con esso l’Abruzzo intero, appaiano sempre con maggior forza nell’universo culturale europeo.” Queste sono le parole del M° Jacopo Sipari di Pescasseroli, giovane direttore artistico ormai affermato che ha saputo rinnovare il Festival, mantenendo viva la propria missione: portare cultura accessibile, partecipata e inclusiva.
Come sottolinea la Consigliera alla Cultura Alessandra Ricci. «Tagliacozzo torna a essere palcoscenico di arte, musica e parole, dove si incontrano generazioni e linguaggi differenti. Ogni evento è un seme di futuro, e una città che coltiva cultura è una città viva».
Anche il Direttore Generale del Festival, Luca Ciccimarra, richiama l’attenzione sul lavoro collettivo che rende possibile un evento di tale portata: «La musica, quella vera, è frutto dell’impegno armonioso di tante persone: il Festival è un’opera orchestrale».
Rinnovata la parternship con L’Istituzione Sinfonica Abruzzese, realtà che quest’anno celebra il suo 50° anniversario. Tra gli appuntamenti principali che la vedrà protagonista, il Requiem di Mozart (1 Agosto, evento di inaugurazione) diretto da Amos Talmon, e un secondo concerto celebrativo con il M° Rafal Janiak e il pianista Alessandro Deljavan. Il direttore artistico, il M° Ettore Pellegrino evidenzia: «A Tagliacozzo abbiamo sempre trovato un pubblico attento e una magia unica. Questa edizione vedrà anche omaggi a icone della musica italiana come Pino Daniele, Mia Martini e Raffaella Carrà, con artisti del calibro di Serena Autieri, Silvia Mezzanotte, Pietra Montecorvino e Eugenio Bennato».
Non mancherà la XII edizione di Contemporanea Ventiventicinque, con progetti che intrecciano arte e memoria storica: dalla mostra dell’artista indiana Annu Palakunnathu Matthew sul coraggio degli abruzzesi durante la Seconda Guerra Mondiale, alla prima biografia visiva di Concetta Baldassarre, fino a un omaggio ad altri protagonisti del panorama artistico nazionale, ospitati negli spazi del Palazzo ducale Orsini-Colonna.
Il FIME non è più “solo” un festival: è un presidio culturale che si è conquistato credibilità anno dopo anno, lavorando con cura, tenacia e una visione che guarda oltre i confini regionali. Il merito va condiviso, certo, ma è difficile non riconoscere nel carisma e nella progettualità di Jacopo Sipari di Pescasseroli il perno attorno a cui ruota questo piccolo grande miracolo italiano. E allora, avanti tutta con questa quarantunesima edizione: perché l’Abruzzo che crede nella cultura è un Abruzzo che si muove, che vibra, che sa parlare al futuro. Buon Festival, FIME. E lunga vita alla cultura che unisce.
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