Back To The Rural: la formazione fa capolino nell’Abruzzo dei piccoli comuni

Negli studi di Radio Teate on Air si parla di formazione e di giovani. Si chiama “Back To The Rural” ed è il programma di apprendimento immersivo, itinerante e internazionale che, nella sua prima edizione, lo scorso 18 e 19 marzo, ha fatto tappa a Roccascalegna e Pennapiedimonte, coinvolgendo 30 giovani partecipanti tra i 18 e i 35 anni.

Due giorni di formazione full immersion, condotta in inglese da insegnanti internazionali e incentrata sulle competenze digitali, in particolare il digital storytelling ed il crowdfunding.

L’iniziativa è volta a promuovere il potenziale turistico e imprenditoriale delle aree rurali, facendo leva sulle risorse umane, economiche, culturali, ambientali e storiche dei comuni coinvolti.

L’obiettivo è investire sulla formazione dei giovani che vivono nell’Abruzzo dei piccoli comuni e che vogliono contribuire a valorizzare il proprio territorio attraverso le conoscenze acquisite, rafforzandone il senso di comunità.

Ne abbiamo parlato con Lisa Di Bello, Digital Communication Strategist e co-organizzatrice del progetto, e Valerio Colasante, tecnologo alimentare e partecipante della prima edizione.

Lisa ci ha raccontato il suo percorso formativo. Da Pennapiedimonte, paese in cui è cresciuta, si è spostata per studiare mediazione linguistica e comunicazione interculturale all’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara. Il desiderio di indirizzare il percorso di studi verso l’ambito della comunicazione l’ha spinta verso la facoltà di sociologia dell’Università di Urbino. Approdata alla Camera di Commercio di Chieti, nel punto impresa digitale (PID), attualmente si occupa di digitalizzazione e supporto alle imprese.

Formazione, comunicazione e digitalizzazione, sono le parole chiave dell’iniziativa. Lisa ci racconta che Back to the Rural nasce dall’idea di tre professionisti abruzzesi durante un tech camp a Roma. Insieme a lei, Irene De Laurentiis, project manager del progetto, e Guido Ramini, fotografo e videomaker ufficiale, hanno deciso di riproporre questo format, un vero e proprio tech camp “rurale”, nelle realtà che li hanno visti crescere e che attualmente hanno delle difficoltà.

In questo senso Back to the Rural rappresenta un’inversione di tendenza per cui non sono più i giovani che vanno via per formarsi ma è la formazione che viene a fare loro visita.

Abbiamo ascoltato anche Valerio Colasante, ex partecipante della prima edizione, dopo la quale è approdato nel progetto per il suo ruolo di “influencer”. In realtà, ci racconta, non ama definirsi tale perché nei suoi canali social si dedica alla promozione non di prodotti commerciali bensì delle bellezze d’Abruzzo e delle esperienze di un turismo esperenziale ed enogastronomico autentico, che sposi a pieno il concetto di benessere sia ambientale sia alimentare. 

Anche lui ha lasciato il suo paese per studiare, e poi vi ha fatto ritorno e questo progetto, dice, è stato un esercizio di racconto delle bellezze paesaggistiche e dell’unicità dei prodotti agroalimentari e artigianali locali. 

Una piccola curiosità: «sembrava di trovarsi in una metropoli per il tipo di argomenti trattati» ci racconta, «ma al contempo eravamo immersi in scenari paesaggistici unici e suggestivi, come il Comune di Roccascalegna con il suo meraviglioso Castello Medievale e il comprensorio del Balzolo di Pennapiedimonte».

Le due tematiche di questa prima edizione sono state il digital storytelling e il crowdfunding che si può dire rappresentano alcune delle competenze chiave del XXI secolo e che hanno fatto nascere alcune ambiziose idee di progetto alle quali si darà seguito durante i 3 mesi di mentoring rivolti ai partecipanti.

L’iniziativa è stata supportata dall’Ambasciata Americana in Italia e ha ricevuto il patrocinio di ANCI Abruzzo, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, Slow Food Abruzzo – Molise, PA Social e dai Comuni di Roccascalegna e Pennapiedimonte; in collaborazione con le Pro Loco degli stessi comuni; il tutto con la supervisione scientifica del Centro Italiano per l’apprendimento permanente e della Fondazione Mondo Digitale.

Dare voce all’Abruzzo dei piccoli comuni, pieno di tesori nascosti ma ancora poco valorizzati, facendo leva sui giovani, per rendere la propria terra non solo una destinazione turistica ma prima di tutto un luogo da abitare. Questo è l’obiettivo di Back To The Rural.

Se siete curiosi di conoscere l’evoluzione dei progetti, restate sintonizzati con noi.

Vi ricordiamo che per maggiori info sulle iniziative di Back to the Rural, potete seguire le pagine ufficiali su Instagram e Facebook o scrivere a backtotherural@gmail.com 

Di seguito l’audio integrale dell’intervista e le foto in studio.

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